IL PROGETTO "DIFFERENZIAMOCI" I GRAFICI
           

Il materiale informativo, a cura dell'assessorato alla qualità urbana del Comune di Nuoro, sulla raccolta differenziata contenente il questionario oggetto della rilevazione è stato somministrato, nell'ultima decade del mese di maggio, agli alunni nuoresi delle Scuole elementari, medie e superiori della Città, con la duplice finalità di sensibilizzare i cittadini sulle tematiche della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e di monitorare, attraverso la determinazione di un campione statistico adeguatamente rappresentativo le abitudini e il livello d'informazione sul tema.

Il questionario è stato somministrato agli studenti nelle loro classi, coinvolgendo direttamente il docente di turno nel lavoro di raccolta e consegna. Si è chiesto agli studenti di portare la "newsletter" a casa e compilare il questionario "in famiglia" riconsegnandolo al docente nel più breve tempo possibile. In tal modo, nell'arco di alcune settimane, si è riusciti ad avere il riscontro del lavoro svolto.

Da questo punto di vista è da rilevare un coinvolgimento ed una risposta decisamente più consistente fra gli alunni delle Scuole Medie, mentre meno partecipato si è rivelato il contributo delle Scuole Medie Superiori.


Una prima analisi dei dati

In definitiva sono stati raccolti 2239 questionari sui circa 6000 distribuiti. Una cifra rilevante (anche in termini percentuali poiché si ha il riscontro del 37,3% dei casi effettivi) ai fini del lavoro di analisi del campione, considerato il fatto che a comporlo concorrono dati provenienti da classi di età, genere e occupazionali che efficacemente forniscono un quadro rappresentativo di esso. A questo dato si aggiunge quello positivo della distribuzione per zona/quartiere, anch'esso rappresentativo della Città.

Sul totale del campione, 593 questionari (pari al 26,5%) provengono da famiglie con figli alle Scuole elementari, 1106 (49,4%) dalle Scuole medie, 540 dalle Scuole superiori (24,1%).

In larga parte a rispondere alle domande sono state le donne, il 65,7% sul totale contro il 32,9% dei maschi. Dal punto di vista delle professioni svolte, se escludiamo la frequenza maggiore (il 22,4% dei casi) rappresentata dagli studenti (ovvero il caso nel quale è l'alunno stesso a censirsi invece che il genitore), emerge una buona rappresentanza di tutte le categorie: i più rappresentati sono gli impiegati (18,4%) e le casalinghe (17%). Risulta inoltre consistente la presenza di insegnanti (8,6%), lavoratori dipendenti (categoria nella quale sono ricompresi gli operai e le mansioni di livello medio basso, 6,6%), infermieri ed operatori sociali (4,9%), liberi professionisti (ingegneri, avvocati, medici; 4,9%).

 
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